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PROPRIO NULLA SFUGGE ALL'OCCHIO​

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Musica e testo Diederik Pierani

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 Boati dal cielo il nemico è vicino, le città son sotto assedio

Chi rimane ha un sol destino  

Tu sei giovane oh fanciulla scappa forza non pensarci  

La campagna è la salvezza, salta su quel treno merci

Ma qualcuno in sogno vide che arrivavi in quel vagone

Proprio nulla sfugge all’occhio dell’ottuso monsignore

 

Rintocchi di campane tra le vigne e le distese

Gli abitanti sono in chiesa è domenica al paese  

La fanciulla forestiera ascoltava assorta il verbo

Quei bifolchi assatanati da quel corpo un poco acerbo

Ma tra loro vi era un uomo che poteva  darle amore

Proprio nulla sfugge all’occhio dell’ottuso monsignore

 

Lei lo vide, lui sorrise le prese la mano

Voce profonda bassa statura ma era aitante per essere anziano

Nei campi nel fienile notte e giorno lui l’amava

E il curato minaccioso alla messa predicava

Corteggiate donne anziane è parola del signore

Proprio nulla sfugge all’occhio dell’ottuso monsignore

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Non comprendi le scritture Il tuo errore è assai evidente

Guarda Abramo per esempio si sposò un’adolescente

Il curato quella  notte fu ripreso dal creatore

Quel versetto era sfuggito all’ottuso monsignore  

 

La guerra è finita e il nemico è distante

Sussurrò quella fanciulla nell’orecchio del suo amante  

Le rondini in cielo ed  in terra germogli  

Di quei vecchi del paese ora sono giovani le mogli

Non fu detta più omelia ne una predica o un sermone

È fuggito dal paese quell’ottuso monsignore

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DIederik Pierani voce, chitarra, mandolino, lapsteel

Ennio Atzeni organo

Paola Atzeni flauto traverso

Piero Orsini contrabbasso

Rob Deidda chitarra elettrica

Alice Pizzi batteria

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